"Attesa ni na na" Choreography and Directed by Tiziana Arnaboldi Performers Dancers Giuseppe Asaro, Pierre-Yves Diacon, David Labanca, Françoise Parlanti, Nuria PrazakGuitar Mimmo Prisco Supervisor Enrico Ferretti Music Mauro Casappa Lighting Designer François Gendre Assistent light Catherine Rutishauser, Josef Busta Foto Edoardo Oppliger Grafic Cristina Morinini Video Fabio Marazza
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AGENDA
2013 18.19.20 aprile PALERMO-ITALIA Teatro Libero Incontroazione 2012 24.25 novembre ASCONA - SVIZZERA Teatro San Materno 17 novembre OLTEN-SVIZZERA Schützi Tanzinolten 16 novembre WINTHERTHUR-SVIZZERA Theater am Gleis Tanzzeitfestival 13.14.15 gennaio MILANO - ITALIA Teatro Out Off 3.4.5 febbraio ASCONA - SVIZZERA Teatro San Materno 11 febbraio SALEM - GERMANIA Teatro Salem 2011 5.6.7.8.9.10 aprile ASCONA -SVIZZERA Teatro San Materno 15.16 ottobre NEUCHÂTEL - SVIZZERA Espace Danse Festival "Hiver de Danses" 18 ottobre GROSSETO - ITALIA Rassegna Momona 24.25 novembre LUGANO - SVIZZERA Teatro Nuovostudiofoce
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"Attesa ni na na" Liberamente tratto dal testo “Aspettando Godot” di Beckett Coproduzione: Teatro San Materno Ascona coreografia e regia Tiziana Arnaboldi interpreti Giuseppe Asaro, Pierre-Yves Diacon, David Labanca, Françoise Parlanti, Nuria Prazak occhio esterno Enrico Ferretti musiche a cura di Mauro Casappa creatore luci François Gendre assistente regia luci Catherine Rutishauser, Josef Busta foto Edoardo Oppliger grafica Cristina Morinini video Fabio Marazza 5 danzatori-attori: 2 donne 3 uomini. L’insieme delle preoccupazioni umane. Una panchina come luogo d’ incontro o di possible incontro. Una cornice che ti guarda, che gira e disorienta il dentro/fuori, la scena/platea, il danzatore/spettatore. Una voce e un violino per dare corpo all’attesa. Un fosso per ritirarsi all’ultimo istante nell’ombra, un passo più in là. È l’attesa di tutte le attese,Il tentativo dei danzatori personaggi di ricostruire la propria attesa, seduti uno accanto all’altro con l’urgenza di trovare sempre qualche cosa,per darsi l’impressione di esistere e sopportare quell’insostenibile senso di vuoto: l’attesa. Insieme si in- contrano, si scontrano, si accostano, si ordinano, si scombussolano, si delineano e si distruggono. Tutto diventa inchiesta, tutto diventa materia palpabile,carne.
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