copyright by Tiziana Arnaboldi
"Dentro Jawlensky"
"Non dispongo di ali per volare se non nella dimensione della mia arte.
E allora volo sempre verso l' alto, tanto in alto quanto posso."
"Dipingo per lunghe ore fino a quando il buio non mi sorprende.
Luce! Luce!"
video
Alexej von Jawlensky
Coproduzione
Teatro San Materno Ascona e
da Alexej von Jawlensky-Archiv
coreografia e regia
Tiziana Arnaboldi
interpreti
Eleonora Chiocchini, David Labanca
cantante Soprano
Laure Barras
chitarra
Mimmo Prisco
percussioni
Luciano Zampar
creazione video
François Gendre
disegno luce
Felix Leimgrüber
assistente
Pierre-Yves Diacon
foto
Edoardo Oppliger
grafica
Cristina Morinini
“Suonava dipingendo”
Dava voce con il colore a “quell’organo che risuonava in lui e doveva far suonare”
Il nostro quadro “Dentro jawlensky”é un incontro fra le arti con danzatori, musicisti e cantante soprano.
Le tonalità cromatiche richiamano tonalità musicali ed entrambe rimandano a tonalità di gesti in un
continuo alternarsi di ritmi per inbattersi in strati profondi e intimi e diventare un solo “eccomi!”.
Un invito per interpreti e spettatori ad aprire un nuovo spazio tra conscio-inconscio, tra visibile-invisibile,
per un andare oltre la bellezza, cercando quella strada obliqua che osserva e contempla il mondo esterno
come fosse un abbraccio mai terminato.
È una danza di musica, voce e gesti che si sviluppa in punti diversi e dilaga via via trascinando tutti con
sè. Lo spazio gira, i vari linguaggi si interrogano tra tensioni e rilassamento, tra volumi pieni e vuoti, tra il
movimento perpetuo e l’immobilità, tra lo sguardo aperto e chiuso.
Il “caos”che ne segue (linee che si scontrano, si accostano, si ordinano, si scombussolano, si delineano e
si distruggono) vuol cancellare le diversità esteriori per mettere a nudo la nostra vera identità, dove
pensieri, esperienze e idee vagabondano in un continuo divenire di risonanze e vibrazioni interiori.
Parafrasando Kandinsky, che ha instaurato una intensa collaborazione con Alexej von Jawlensky direi:
“Porgi il tuo vedere alla pittura, il tuo sentire alla danza, il tuo ascolto alla musica, alla voce,
e ... dimentica il pensiero. Ora chiediti se la fatica di vedere, sentire e ascoltare ti ha consentito di
vagabondare all'interno di un mondo fin qui sconosciuto. Se trovi una risposta, che cosa desideri ancora?”
Tiziana Arnaboldi
“Appoggio con grande entusiasmo questo progetto proprio perché apre le porte su di un modo nuovo di
comprendere esperimenti rivoluzionari passati, ma che sono attuali, contemporanei, sempre validi nella
loro capacità di aprire le menti, scavalcare barriere, far compenetrare linguaggi artistici che sembrano
diversi, ma che sono intrinsecamente uniti.”
Angelica Jawlensky Bianconi
Il pittore Alexey von Jawlensky ha soggiornato ad Ascona da marzo 1918 a marzo 1921. Un momento di grande
fervore artistico e di incontri costanti con grandi personalità di artisti quali: Arthur Segal, Ernst Frick, Marianne
Werefkin, Paul Klee, Alexander Sacharoff, Clotilde von Derp e tanti altri con i quali soggiornavano sulla collina
dell'utopia: il Monte Verità di Ascona. Molti incontri sono pure avvenuti al Teatro San Materno con la danzatrice
Charlotte Barra. “I musicisti si alzano e le note della chitarra, accompagnate dalle vibrazioni sonore dei piatti
risuonano ovunque nel locale, intrecciandosi coi movimenti e col canto: sembrano, le vibrazioni sonore, voler
diventare una sola cosa con il respiro della cantante soprano e il battito del cuore della danzatrice. La luce
colpisce a tratti i piatti, generando strani bagliori che si adagiano sull’onda della voce umana, e illuminano,
come in un gioco di specchi, il roteare di mani e di braccia. Come se ciò avesse improvvisamente pungolato
ogni artista, parte allora il “crescendo”: i volteggi si fanno più rapidi, susseguendosi incessanti, mentre il canto
sale di tono, si fa a volte grido. I musicisti sembrano aver perso ogni controllo: le note si ammassano, si urtano,
sovrastano tutto, mentre la sonorità dei piatti, battuti o lisciati con forza, sembra accompagnare la luce che va e
viene perché il cielo si sta annuvolando. In poco tempo il locale è avvolto in una ridda di movimenti e di suoni
che fanno pensare a un mare agitato.”
Alberto Jelmini, poeta - 17 settembre 2012, impressioni durante le prove
AGENDA
2016
14, 15, 16, 17 marzo
ASCONA - SVIZZERA
Teatro San Materno
2015
31 marzo, 1, 2 aprile
MILANO-ITALIA
Teatro Out Off
2 maggio
CHIASSO-SVIZZERA
Cinema Teatro Chiasso in ambito della mostra di Daniel Spoerri
2014
18, 19, 20 dicembre
PALERMO-ITALIA
Teatro libero
22 novembre
BRESCIA-ITALIA
Festival danzarte
Accademia delle Belle Arti Laba
7, 8, 9 novembre
WIESBADEN-GERMANIA
Alexej von Jawlensky Schule
21, 22 marzo
VERSCIO-SVIZZERA
Teatro Dimitri
8, 9 marzo
NEUCHATEL-SVIZZERA
Espace Dance
2013
30 nov,, 1 dicembre
ASCONA-SVIZZERA
Teatro San Materno
7, 8 settembre
LUGANO-SVIZZERA
Teatro Foce
23, 25 agosto
ASCONA-SVIZZERA
Monte Verità
25, 26 maggio
BERN - SVIZZERA
Museo Paul Klee
14, 15, 16, 17 marzo
ASCONA - SVIZZERA
Teatro San Materno
2012
16, 17 ottobre
JENA-GERMANIA
Kunstsammlung Jena
photo Edoardo Oppliger