Interpreti Eleonora Chiocchini danzatrice: portatrice di un linguaggio sospeso David Labanca danzatore : portatore di un linguaggio concreto ma assurdo François Gendre costruttore di oggetti meccanici e composizioni di fasci di luce Mauro Casappa ricerca musicale Pascal Gravat assistente Dobbiamo convivere con spazi fragili che il tempo consuma, distrugge; i ricordi ci tradiranno, l'oblio si infiltra nella nostra memoria. Nel nostro buco di spazi, intraprendiamo con gli interpreti un viaggio di esplorazione per disegnare porzioni di spazi, micro‐mondi invasi da fasci di luce, di vibrazioni di suoni e di oggetti meccanici che attraversano il corpo, portatori di gesti alla ricerca del nostro motivo di una danza come guida alla verità e alla nostra umanità sospesa tra il reale e l’immaginario. Sulla scena due danzatori, due personalità che si contraddistinguono per il loro diverso agire e osservano le situazioni venutesi a creare; l’essere umano si mette in un continuo confronto-scontro. Desiderano entrare in empatia tra oggetto-soggetto, è corretto invertire i ruoli o semplicemente cercano di abbandonare il loro corpo, la loro mente in spazi e volumi altri per sospendersi e iniziare il loro viaggio in uno spazio senza confini. Azione 10 ottobre 2016 Giorgio Zhoeni « Spazi sospesi, una creazione insolita di Tiziana Arnaboldi, in cui la scena non é solo per due eccellenti danzatori, Eleonora Chiocchini e David Labanca, ma in cui la dimensione tecnologica interviene nello spazio con una sua poetica particolare. Si umanizza e trasforma la sua presenza facendo emergere il calore del sentimento in rapporto con gli oggetti. Uno specchio che ritrova l`immagine di segmenti concreti e luminosi articolati dal computer che diventano anime programmate, corollari essenziali per l`ingegnoso bricolage di François Gendre unite alle originali ricerche musicali di Mauro Casappa. Un mix perfettamente assortito per uno spettacolo intenso e ricco di idee che ha raccolto un meritato successo e premiato la ricerca di Arnaboldi »
2016 1, 2 novembre Ascona-Svizzera Teatro San Materno 2017 16-17-18-19 marzo Ascona-Svizzera Teatro San Materno 18-19 maggio Palermo-Italia Teatro Libero 22 maggio Castelvetrano-Italia Teatro Selinus
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"SPAZI SOSPESI" «Vivere é passare da uno spazio all’altro cercando di non farsi troppo male» Georges Perec Coreografia e regia Tiziana Arnaboldi Coproduzione Teatro San Materno Ascona
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"SPAZI SOSPESI" «Vivere é passare da uno spazio all’altro cercando di non farsi troppo male» Georges Perec Coreografia e regia Tiziana Arnaboldi Coproduzione Teatro San Materno Ascona
Interpreti Eleonora Chiocchini danzatrice: portatrice di un linguaggio sospeso David Labanca danzatore : portatore di un linguaggio concreto ma assurdo François Gendre costruttore di oggetti meccanici e composizioni di fasci di luce Mauro Casappa ricerca musicale Pascal Gravat assistente Dobbiamo convivere con spazi fragili che il tempo consuma, distrugge; i ricordi ci tradiranno, l'oblio si infiltra nella nostra memoria. Nel nostro buco di spazi, intraprendiamo con gli interpreti un viaggio di esplorazione per disegnare porzioni di spazi, micro‐mondi invasi da fasci di luce, di vibrazioni di suoni e di oggetti meccanici che attraversano il corpo, portatori di gesti alla ricerca del nostro motivo di una danza come guida alla verità e alla nostra umanità sospesa tra il reale e l’immaginario. Sulla scena due danzatori, due personalità che si contraddistinguono per il loro diverso agire e osservano le situazioni venutesi a creare; l’essere umano si mette in un continuo confronto-scontro. Desiderano entrare in empatia tra oggetto-soggetto, è corretto invertire i ruoli o semplicemente cercano di abbandonare il loro corpo, la loro mente in spazi e volumi altri per sospendersi e iniziare il loro viaggio in uno spazio senza confini. Azione 10 ottobre 2016 Giorgio Zhoeni « Spazi sospesi, una creazione insolita di Tiziana Arnaboldi, in cui la scena non é solo per due eccellenti danzatori, Eleonora Chiocchini e David Labanca, ma in cui la dimensione tecnologica interviene nello spazio con una sua poetica particolare. Si umanizza e trasforma la sua presenza facendo emergere il calore del sentimento in rapporto con gli oggetti. Uno specchio che ritrova l`immagine di segmenti concreti e luminosi articolati dal computer che diventano anime programmate, corollari essenziali per l`ingegnoso bricolage di François Gendre unite alle originali ricerche musicali di Mauro Casappa. Un mix perfettamente assortito per uno spettacolo intenso e ricco di idee che ha raccolto un meritato successo e premiato la ricerca di Arnaboldi »
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2016 1, 2 novembre Ascona-Svizzera Teatro San Materno 2017 16-17-18-19 marzo Ascona-Svizzera Teatro San Materno 18-19 maggio Palermo-Italia Teatro Libero 22 maggio Castelvetrano-Italia Teatro Selinus
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